Chris Dobson
Artista | Scrittore | Storico

Il Ponte Vecchio

La Storia di una Città e il suo Fiume

eBook sulla storia del Ponte Vecchio di Firenze

Il Ponte Vecchio
La Storia di una Città e il suo Fiume

Seconda edizione, formato A5 tascabile
237 pagine, 118 foto e mappe

ISBN: da definire

Prezzo: da definire

Data di rilascio prevista per l’estate 2024

Il ponte conosciuto con il nome di Ponte Vecchio, famoso punto di riferimento del paesaggio fiorentino, è certamente antico, ma non è affatto il primo ponte che è sorto in quel particolare sito. Non è neanche il primo a portare il nome di Ponte “Vecchio”. E non è neppure il primo mezzo stabile di attraversamento del fiume qui, ed anzi, la storia di un passaggio sul fiume in questo preciso luogo si può seguire nel tempo fino alle nebbie della preistoria. Così, mentre il titolo di questo libro potrebbe suggerire che si parli di un ponte, in realtà si tratta di tutta una serie di ponti che sono stati costruiti sullo stesso sito occupato da quello che vediamo adesso, o nelle immediate vicinanze.

L’imperatore romano Marco Aurelio. Statua di bronzo dorato nei Musei Capitolini, Roma.
L’imperatore bizantino Giustiniano I, che regnava quando Firenze fu distrutta nel 542 d.C.
Il Ponte di Castelvecchio a Verona mostra come il primo Ponte Vecchio era originariamente fortificato con merli.
Le torri medievali giganti di San Gimignano.
La Divina Commedia illumina Firenze. Dipinto di Domenico di Michelino nel Duomo di Firenze.
La pescaia di Santa Rosa a Firenze.
Foto dal libro, da sinistra a destra/dall’alto verso il basso: l’imperatore romano Marco Aurelio - una statua di marmo simile a questa era montata sul primo ponte di pietra che si trovava qui, costruito dai romani nel 124 d.C., foto MatthiasKabel (CC-BY-SA 2.5); Giustiniano I, imperatore bizantino quando Firenze e il suo ponte furono distrutti nel 542 d.C., foto Petar Milošević (CC-BY-SA 4.0); il ponte fortificato del Castelvecchio a Verona, foto Jakub Halun (CC-BY-SA 3.0); le enormi torri medievali di San Gimignano - torri come queste difendevano entrambe le estremità del Ponte Vecchio nel XII secolo, foto © Chris Dobson; il poeta Dante, che lamentò l’infame omicidio di Buondelmonte de’ Buondelmonti, proprio sul Ponte Vecchio nel 1215, foto Heroldius (CC-BY-SA 3.0); la pescaia di Santa Rosa, parzialmente distrutta dalla calamitosa alluvione del 1333, foto © Chris Dobson.

Questo libro, riccamente illustrato, è dunque la storia di come quei ponti siano andati e venuti, a volte distrutti dalla mano dell’uomo, a volte da forze naturali davvero apocalittiche. È anche la storia della colorita vita quotidiana di una città, che si svolgeva all’intorno, e anche sopra questi ponti: una drammatica storia di inondazioni, omicidi e la paura di una maledizione lanciata sulla città medievale da un’antica statua. Come scopriranno i lettori, è un miracolo che il Ponte Vecchio sia sopravvissuto. Il libro racconta circa 3000 anni della storia italiana, tra cui l’antica Roma, il Medioevo e il Rinascimento, e si conclude portando avanti questa storia fino ai giorni nostri, e gettando anche uno sguardo verso il futuro. Nelle sue pagine troverai un “cast di stelle” di personaggi tra cui Giulio Cesare, Dante Alighieri e i Medici

In questo libro sono state incluse le mappe per posizionare il Ponte Vecchio nel contesto della città circostante e anche per aiutare i visitatori a esplorare i luoghi descritti nel testo: questo libro rappresenterà la lettura perfetta per la tua visita a Firenze.

Indice:
Introduzione
1. Le antiche origini
2. La città di Roma
3. Il flagello di Dio
4. Le torri di guardia
5. Uccidiamolo
6. Il deluvio
7. Architectus
8. Il grande corridoio
9. Uno sguardo dal ponte
Postfazione

Statua equestre del Granduca Ferdinando de’Medici, opera di Giambologna e Pietro Tacca.
Un dipinto di Sant’Antonio Abate ed i suoi porci fedeli.
Statua di Ercole e Nesso di Giambologna, un tempo montata all’estremità meridionale del Ponte Vecchio.
Le botteghe medievali del Ponte Vecchio avevano in origine l’aspetto di queste botteghe ad Arezzo.
Nel XIX secolo si progettò di racchiudere l’intero Ponte Vecchio in una galleria di ghisa e vetro e di modificare tutte le facciate dei negozi con lo stesso design neoclassico.
Una gioielleria sul Ponte Vecchio oggi.
Foto dal libro, da sinistra a destra/dall’alto verso il basso: Il Granduca Ferdinando de’ Medici, che bandì dal ponte tutti i mestieri tranne gli orafi, e non solo i macellai, che erano una minoranza, foto © Chris Dobson; Sant’Antonio Abate e i suoi fedeli maiali - nel Medioevo i “Porci di Sant’Antonio” vagavano liberi e avrebbero mangiato qualsiasi rifiuto commestibile lasciato sul Ponte Vecchio, fot Pinacoteca Civica Bruno Molajoli, Fabriano; questa statua in marmo di Ercole e Nesso (1599) del Giambologna un tempo si trovava all’estremità meridionale del Ponte Vecchio, foto sonofgroucho (CC-BY-SA 2.0); negozi medievali ad Arezzo - in origine i negozi sul Ponte Vecchio avevano un aspetto molto più simile a questo, foto © Chris Dobson; nel XIX secolo ci fu un progetto per racchiudere l’intero Ponte Vecchio in una galleria di ghisa e vetro e cambiare tutte le facciate dei negozi con lo stesso rigido design neoclassico, come questa galleria a Milano, foto Geobia (CC-BY-SA 3.0); una gioielleria sul Ponte Vecchio oggi, foto © Chris Dobson.
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